randagismo in sicilia...

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*randagio*
icon13  CAT_IMG Posted on 17/3/2009, 19:15




Non è un bell'argomento, visto che riguarda anche recenti episodi di cronaca, ma vorrei parlarne perché si sta facendo una disinformazione TERRIBILE sui media oltre che ci sono "sfumature" di non si parla.

Come sapete, alcuni giorni fa a Modica ci sono state delle aggressioni da parte di alcuni cani "randagi" (in realtà non erano nemmeno randagi, ma sotto custodia di un irresponsabile) col risultato di alcuni feriti e un bambino morto

La Stampa (rubrica La Zampa) 15/03/2009
CITAZIONE
Bimbo ucciso dai cani, Enpa: "Randagismo mai affrontato"

Il presidente dell'Enpa: «Inquieta e deprime che a 18 anni dall'entrata in vigore della legge di contrasto al randagismo, le istituzioni locali non abbiano ancora affrontato con la necessaria determinazione e professionalità il fenomeno del randagismo»
ROMA
Sulla tragedia di Modica in provincia di Ragusa, dove un branco di cani randagi ha aggredito a morte un bambino di 10 anni e ferito un altro bambino di 9 anni e un adulto, il presidente della Protezione Animali, Carla Rocchi, ha espresso «dolore e sgomento».

«Inquieta e deprime che - ha aggiunto Rocchi - a 18 anni dall’entrata in vigore della legge di contrasto al randagismo, era il 1991, e nonostante le risorse che hanno consentito a molte regioni italiane di controllare, contenere, e addirittura superare tale emergenza, esistano ancora aree del nostro paese dove, nonostante l’impegno e la dedizione dei volontari delle associazioni, le istituzioni locali non abbiano ancora affrontato con la necessaria determinazione e professionalità il fenomeno del randagismo».

«Statisticamente - prosegue Rocchi - tale fenomeno è più vasto dove mancano piani di sterilizzazione e progetti di contenimento. Dispiace che la città di Ragusa, che aveva annunciato la volontà positiva di attuare, proprio in collaborazione con l’Ente Nazionale Protezione Animali, un piano di contrasto al randagismo, sia stata colpita da una così grave disgrazia». «L’impegno - conclude Rocchi - deve rimanere alto».

La prima cosa che hanno pensato di fare le autorità locali è quella di proporre l'abbattimento di tutti i randagi. Hanno replicato le associazioni ma soprattutto c'è stato un intervento del sottosegretario alla Salute, Martini, che ha fermato gli abbattimenti. Dopotutto, dal 1991, c'è una legge che prevede che i randagi non si possano sopprimere se non sofferenti e incurabili oppure se di comprovata pericolosità (comprovata, non possibile o eventuale).

La Stampa (rubrica La Zampa) 16/03/2009
CITAZIONE
Enpa: "Non si torni all'abbattimento dei cani"

«Questa deriva, per cui tutto quello che non si vuole o non si è capaci di gestire deve essere eliminato è un preoccupante campanello d'allarme.
PALERMO
L’Ente nazionale protezione animali replica al sindaco di Scicli (Ragusa), Giovanni Venticinque, che dopo la tragedia di Modica ha suggerito di «preventivare l’abbattimento degli animali, qualora si ritengano pericolosi», e prende posizione contro quest’ipotesi.

«L’unica cosa ragionevole detta dal sindaco di Scicli riguarda la decurtazione di fondi operata dal governo nella recente finanziaria», afferma il presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, che ricorda come «la legge 281/91 ha superato l’abbattimento dei cani per un principio di civiltà altamente condiviso; il sindaco desidera tornare indietro anni luce per coprire le inadeguatezze di quelle amministrazioni che in Italia, al contrario di molte altre, non hanno fatto nulla nel tempo per osservare la legge.

«Questa deriva, per cui tutto quello che non si vuole o non si è capaci di gestire deve essere eliminato -prosegue Ronchi- è un preoccupante campanello d’allarme. La responsabilità della morte del bambino, una tragedia immane che mi spinge a rinnovare la mia solidarietà alla famiglia del piccolo, è da imputare a chi, invece di custodire e alimentare gli animali, li ha lasciati liberi sul territorio senza cibo nè acqua. In questa filiera di maltrattamenti -conclude Rocchi- per adesso risulta arrestata la persona incaricata materialmente della custodia degli animali ma, mi chiedo, con quanta leggerezza sia stato fatto un affidamento così incauto a una persona oltretutto gravata da precedenti penali specifici».

La Stampa (rubrica La Zampa) 16/03/2009
CITAZIONE
Martini: "Sul randagismo colpevole l'inattivismo dei sindaci"

«Stiamo studiando un provvedimento ad hoc per mettere in rete la veterinaria pubblica e privata e aumentare così la sterilizzazione dei cani randagi»
ROMA
«Sono costernata. Un fatto gravissimo che denota un degrado territoriale da Paese del terzo mondo, mentre l’Italia ha le strutture e i finanziamenti per fronteggiare l’emergenza randagismo». Così il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, sulla morte del bambino di dieci anni sbranato da un branco di cani randagi nel ragusano.

Martini punta il dito sull’«inattivismo colpevole dei sindaci del Centro-Sud». E al primo cittadino di Scicli, il paese siciliano dove si è consumato il dramma, «che parla di "tragedia annunciata", ricordo - afferma il sottosegretario all’Adnkronos Salute - le sue responsabilità nell’ambito della sanità pubblica, e il fatto di aver disapplicato, di fatto, le norme vigenti». «Il randagismo -spiega Martini - è un problema gravissimo di salute e incolumità pubblica. Ma i mancati investimenti di risorse destinate alla raccolta, alla "chippatura" e al ricovero dei randagi sta diventando un fenomeno altrettanto grave».

Una realtà, questa, estesa «soprattutto nel Centro Sud, e in Sicilia in particolare». Tant’è che il sottosegretario ha «richiesto oggi stesso un incontro con l’assessore alla sanità siciliana, che confido di incontrare in settimana». L’inattivismo dei primi cittadini su questo fronte al centro dell’incontro. «Il Comune di Modica - racconta Martini come esempio - aveva ottenuto un finanziamento di 50mila euro per l’apertura di un canile. Ebbene, non ha mai ritirato i fondi perchè non ha preparato la documentazione per ottenerli».

Abbattere i randagi è penalmente perseguibile
All’indomani della tragedia di Scicli, «abbiamo investito anche i Nas - spiega Martini - della questione». Ma quella del randagismo resta un’emergenza, «soprattutto nel Meridione, dove spesso - ricorda il sottosegretario - si accompagna anche a gravissimi casi di maltrattamento degli animali».

E proprio sull’abbattimento di randagi, «di cui sento parlare in queste ore, ricordo a cittadini e sindaci - afferma il sottosegretario - che nessuno può abbattere questi animali, si tratta di un illecito grave, di un reato perseguibile penalmente».

I randagi «vanno catturati, curati e sterilizzati», tanto che «ci sono finanziamenti previsti per la loro detenzione». Tuttavia «esistono, soprattutto nel Meridione - riconosce Martini - canili che versano in situazioni allucinanti. Ma ci ripromettiamo di fare luce e chiarezza su queste situazioni».

Una partnership veterinari pubblico-privato
«Stiamo studiando un provvedimento ad hoc per mettere in rete la veterinaria pubblica e privata e aumentare così la sterilizzazione dei cani randagi». Attraverso «convenzioni» si punta ad aumentare quello che «è già un servizio pubblico», nonchè una «pedina fondamentale» per «tamponare l’emergenza legata al randagismo».

Sarebbero ben 600 mila i randagi che gironzolano nel Belpaese, e il ministero del Welfare vuole puntare a un «gioco di squadra» tra pubblico e privato, «perchè la sterilizzazione - spiega Martini - gioca un ruolo chiave in questa partita».

Il sottosegretario, tornando su un’ordinanza emanata l’estate scorsa sulla ’microchippaturà dei cani - «un passo decisivo nel controllo del randagismo» - dichiara di lavorare anche «all’implementazione di questa misura, per renderla ancora più incisiva di quel che si è rivelata».

Oggi sono scoppiate una serie di polemiche sul fatto che la Martini abbia impedito gli abbattimenti. Una associazione consumatori chiede a gran voce le dimissioni del sottosegretario e che sia preso qualsiasi provvedimento si renda necessario contro i randagi, compreso l'abbattimento.

La Stampa (rubrica La Zampa) 17/03/2009
CITAZIONE
Guerra sui randagi "Colpa dei sindaci"

Il governo: al Sud Comuni fuorilegge. Gli animalisti: norme non chiare
FLAVIA AMABILE
ROMA
La responsabilità? È dei «sindaci del Centro-Sud» per «inattività colpevole». Francesca Martini, sottosegretario alla Salute, lo va dicendo da tempo: se in giro ci sono cani randagi la colpa è da attribuire a loro perché «il sindaco è autorità sanitaria ed è responsabile in prima persona del benessere animale e del randagismo». Sono loro a non occuparsi, come dovrebbero, «della raccolta, della coppatura e del ricovero di questi animali che sono vaganti e che vanno sterilizzati». Ma Giovanni Venticinque non ci sta. E’ il sindaco di Scicli dove due giorni fa è morto un bambino di dieci anni azzannato da un cane. Dal suo punto di vista la colpa è «dell’assenza di leggi» che, anche quando ci sono, «sono superficiali». E’ vero, non rispetta le regole, il sindaco - a Scicli non c’è un canile - ma il problema, ricorda, è la mancanza di fondi: «Il governo dia alle amministrazioni i soldi per costruire i canili». In Sicilia servirebbero anche delle leggi oltre che i soldi. Sull’isola il ritardo normativo è il più alto d’Italia. La legge nazionale del ‘91 è arrivata nove anni dopo.

E i decreti attuativi a luglio del 2007. Il risultato? Su 600 mila cani randagi più del 10% sarebbero solo in Sicilia. Aldo Grasselli, segretario nazionale dei veterinari pubblici, non si nasconde che dietro potrebbe esserci «l’ombra della mafia che ha interessi sui canili dove vengono stipati i cani per poi strozzare con le rette i Comuni». Tra accuse e controaccuse, le aggressioni proseguono. Il sottosegretario sta pensando a un provvedimento per creare partnership tra pubblico e privato. Attraverso «convenzioni» - spiega Francesca Martini - si proverà a «mettere in rete la veterinaria pubblica e privata e aumentare così la sterilizzazione dei cani randagi». Ma chi pagherebbe questa integrazione del servizio? Perché finora accade questo: i randagi costano 2-3 euro al giorno nei canili pubblici. Quando il loro numero supera la capienza del canile, dovrebbero essere trasferiti in una struttura privata ma solo in pochi casi si obbedisce alla legge, perché costerebbe due o anche tre volte di più. Colpa dei comuni? Del canile? Del governo che taglia i fondi?

Anche il Codacons, l’associazione dei consumatori, punta il dito «in primo luogo contro i Comuni» che «inventano convenzioni con canili inesistenti». Ma anche contro il sottosegretario Martini che «avrebbe dovuto finanziare adeguatamente il fondo per l’attuazione della legge 281» e poi «di Regioni, e servizi veterinari delle unità sanitarie locali che dovrebbero sottoporre a controllo sanitario le strutture». Secondo la Lav viene abbandonato un cane ogni 3 minuti. Dal loro punto di vista la responsabilità è di Comuni e Province perché «non considerano il randagismo una priorità». Se ci si concentra sul caso della morte del bambino di Scicli l’Enpa, ente per la protezione degli animali, se la prende con chi «invece di custodire e alimentare gli animali, li ha lasciati liberi sul territorio senza cibo né acqua. Per adesso risulta arrestata la persona incaricata materialmente della custodia degli animali ma con quanta leggerezza è stato fatto un affidamento così incauto a una persona oltretutto gravata da precedenti penali specifici?». E Marcella Porpora della Lav Sicilia, parla di «una generale sottovalutazione» del problema: «C’erano 40 cani, erano affidati a una sola persona ma i carabinieri sospettavano la malnutrizione degli animali, i vicini avevano più volte segnalato le fughe attraverso la recinzione». E nessuno aveva preso provvedimenti. I veterinari italiani accusano la politica perché oggi «la gestione della popolazione canina è affidata alla buona volontà dei Comuni, quando non all’improvvisazione». Secondo Carlo Scotti, presidente dell’associazione, esiste un eccesso di delega agli enti locali. E quindi chiede al ministero della Salute un coordinamento delle strutture veterinarie private.

La Stampa (rubrica La Zampa) 17/03/2009
CITAZIONE
Fermato l'abbattimento dei cani randagi nel ragusano

Grazie all'intervento delle associazioni animaliste e all'azione dell'On. Martini
ROMA
I cani randagi del ragusano per il momento potranno vivere. In una nota dell'Associazione Animalisti Italiani, viene comunicato che, grazie all'intervento di diverse associazioni e alla pronta azione dell'On Martini, Sottosegretario alla Salute, è stato bloccato l’abbattimento dei cani che era già in esecuzione.
Il ricorso a tali interventi è contro la normativa vigente ( 544.bis del c.p) e da condannare duramente.

Tornando poi alla tragica vicenda in cui un bambino ha perso la vita, Ilaria Ferri, Direttore Scientifico dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus - sottolinea le responsabilità delle amministrazioni locali che «ad oltre 18 anni della legge per la prevenzione del randagismo, evidentemente non hanno espletato i loro compiti previsti. Dal 2003, ci risulta che sono stati erogati alla Regione Sicilia per gli scopi della legge per la prevenzione del randagismo, oltre due milione di euro. Sottolineo inoltre che dallo scorso anno, la modifica della legge 281/91 prevede l’obbligatorietà dell’uso del 60% dei fondi per la sterilizzazione. E per questo l’Associazione denuncerà tutti coloro i quali si sono resi responsabili di omissione di atti d’ufficio».

«Come abbiamo suggerito al Sottosegretario - conclude la Ferri - è fondamentale avere, da ogni regione, il rendiconto su tutti i fondi erogati alle Regioni dalla legge 281/91 che il legislatore affida con il fine specifico di prevenire il randagismo. Ogni euro che non fosse stato speso in questo settore, come da volontà del legislatore, è da intendersi una distrazione di fondi pubblici e quindi un grave reato».

La Stampa (rubrica La Zampa) 17/03/2009
CITAZIONE
Codacons: "La Martini si dimetta"

«Considerato che è il sottosegretario alla Salute dei cittadini e non solo degli animali, ne chiediamo la rimozione»
ROMA
Le dichiarazioni del sottosegretario al Welfare Francesca Martini in merito al fenomeno del randagismo dei cani sono «di una gravità inaudita e dimostrerebbero che il sottosegretario considera la tutela dell’incolumità pubblica secondaria rispetto alla tutela degli animali». Lo afferma il Codacons: «Considerato che Martini è il sottosegretario alla Salute dei cittadini e non solo degli animali - sottolinea l’associazione - il Codacons ne chiede la rimozione».

Il sottosegretario alla Salute, in una dichiarazione rilasciata all'Ansa e riferendo di colloqui con il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e con il prefetto di Ragusa, aveva sostenuto: «Sottolineo l’attenzione per la tutela dell’incolumità pubblica con un’azione immediata nel
rispetto delle leggi vigenti ma no alla mattanza incondizionata».

Secondo il Codacons, infatti, «è semmai da terzo mondo che un branco di cani possa andare in giro liberamente ad aggredire e ridurre in fin di vita degli esseri umani senza che questo venga impedito. Inoltre - prosegue l’associazione in una nota - è di tutta evidenza che le forze dell’ordine che stanno attualmente setacciando il territorio non possono essere oggettivamente tutte rifornite di anestetico, non essendo normalmente in dotazione».

Il Codacons, quindi, pur auspicando che i cani randagi vengano tutti catturati o anestetizzati chiede, come previsto dalle attuali normative, «l’uso di tutti i mezzi per tutelare i cittadini, ivi compreso l’abbattimento».

Sul sito de La Stampa c'è un sondaggio... se volete potete partecipare, ma ve lo propongo perché sono inquietanti i risultati

http://www.lastampa.it/sondaggi/cmsvota.asp?IDsondaggio=1256

La cosa terrificante è il TERRORISMO psicologico che stanno facendo i mass media. Ecco trovato il nuovo nemico: i cani randagi! Ci sono articoli su quotidiani nazionali che parlano di "coprifuoco", "cani assassini", "cani killer", "turisti barricati".
Sui giornali locali si parla di CANI VENUTI DALL'INFERNO. Il risultato è che la gente, terrorizzata, rischia comportamenti errati con i cani - randagi o non che siano - e guardacaso in Sicilia c'è stato un nuovo sbranamento. E ancora una volta, a pagare saranno i cani, che non hanno assolutamente colpa della loro condizione.

La Repubblica 17/03/2009
CITAZIONE
Sampieri, è caccia al branco di randagi ancora libero nelle campagne
turisti barricati, ma i padroni dei cani sembrano ignorare il problema
Nel paese dei cani assassini tra coprifuoco e nuovi assalti
dal nostro inviato FRANCESCO VIVIANO

Nel paese dei cani assassini tra coprifuoco e nuovi assalti
SAMPIERI (RAGUSA) - Nel paese dei cani killer c'è un coprifuoco volontario e tantissima paura. Sampieri, la località balneare tra Modica e Scicli, dove l'altro ieri Giuseppe Brafa, 10 anni, è stato sbranato da un branco di cani randagi, sembra un paese assediato dalle forze dell'ordine che cercano latitanti di mafia.
Ma braccano cani, i cani assassini. I cacciatori sono carabinieri del Noe, dei Nas e di tre società di accalappiacani che hanno soltanto la difficoltà di scegliere quali acchiappare. Di cani randagi ce ne sono dovunque, per le strade, per le piazze e, soprattutto nelle trazzere e attorno alle villette isolate del litorale di Marina di Modica e Donnalucata.

Ma la vera caccia riguarda gli animali del branco che ha ucciso il piccolo Giuseppe e ferito un altro ragazzo ed un quarantenne. Sono ancora in circolazione e ieri pomeriggio i cani assassini sono tornati a seminare panico e terrore sempre a Sampieri assediando una villetta e facendo irruzione in un giardino, dove un donna di 74 anni è miracolosamente riuscita a raggiungere la porta e barricarsi in casa dando l'allarme.

Nella piazzola di sosta di Marina di Modica, a due passi dal mare, ci sono 7 roulotte e 18 cani randagi. I turisti appena calato il sole si blindano dentro. Parlano solo attraverso i finestrini, di uscire non si fidano. Edoardo Pascolani,70 anni, di Moruzzo in provincia di Udine apre l'oblò della sua roulotte dov'è rinchiuso con la moglie Carla, per rispondere alle domande. "Vengo da queste parti da 20 anni, i cani randagi ci sono stati sempre, non solo qui ma in tutte le località siciliane che abbiamo visitato. Non abbiamo mai avuto paura ma adesso, dopo quello che è successo, usciamo dalla roulotte soltanto di giorno e con i bastoni in mano".

Nella piccola ansa di Sampieri, tra un paio di barche tirate a secco c'è un altro cane, ma non è un randagio. È un Rhodesian africano tenuto al guinzaglio dal suo padrone, Giovanni, pensionato. Ma non ha la museruola. "Il mio cane non morde nessuno, non ha mai aggredito nessuno, perché debbo mettergli la museruola?", risponde.

Più in là un altro cane, un bastardino, anche lui al guinzaglio ma senza museruola. Una donna che tiene per mano un bambino chiede di tenerlo a bada perché abbaia in direzione del piccolo. Ma il padrone non si scompone: "Stia attenta a suo figlio che al cane ci penso io", risponde. Alla scena assiste il titolare del bar "Garita" sulla rotonda di Sampieri che porta sulla spiaggia. "Non c'è nessuna educazione, la colpa non è dei cani ma dei loro proprietari che portano a spasso i loro cani senza museruola e senza paletta e sacchetto per togliere dalla strada la cacca dei loro amici". E chi lo fa è considerato come uno studente secchione. Da queste parti, in tutta la Sicilia ed in particolare dal Lazio in giù, anche nelle città, in pieno centro e nelle borgate, circolano centinaia di cani randagi e quelli regolari, quelli con la medaglietta di riconoscimento, in maggioranza sono senza museruola.

A piazza Politeama, la più centrale di Palermo, al semaforo ci sono decine di vigili urbani ed altrettanti cani. Sostano all'incrocio dei semafori, abbaiano ed inseguono ciclisti e motociclisti. Sotto i portici di qualunque città del sud bivaccano seminomadi che chiedono qualche spicciolo mostrando cani che allattano nidiate di cuccioli, sotto gli occhi di tutti, di vigili, poliziotti, carabinieri. Nessuno interviene. Soltanto quando accadono incidenti, come quello mortale di Sampieri, ci si accorge che i cani randagi possono trasformarsi in assassini.

E ieri i carabinieri hanno compiuto un altro sopralluogo in quello che tutti chiamano canile, ma che è una vera e propria discarica, dov'era ospitato, su ordine della magistratura quel branco di cani di randagi. La stessa magistratura che adesso ha aperto un inchiesta, ha fatto arrestato il "custode giudiziario" di quel canile che prima nessuno aveva mai ispezionato. Scoprendo che quei cani venivano nutriti con la carne morta di altri cani e che non c'era nessuna norma di sicurezza e igienica rispettata.

(17 marzo 2009)

Ecco il vergognoso articolo "Come cani venuti dall'inferno...":
http://www.guidasicilia.it/do/news/34069/c...uti-dallinferno

Concludo con un retroscena poco noto. Ora sono stati tagliati i fondi per la prevenzione del randagismo. Ma fin quando circolavano soldi, c'erano associazioni che giravano (e non è detto che non girino ancora) per l'Italia - soprattutto il Sud Italia - con "ambulanze" e mezzi mobili di vari tipo, arrangiati e talvolta nemmeno autorizzati, a sterilizzare randagi. Tutto questo non per il bene dei cani naturalmente, ma per riempire il portafogli dei dirigenti di tali associazioni grazie alle cospicue convenzioni. Queste sterilizzazioni erano poi fatte in numero esiguo... se non quando non venivano fatte proprio del tutto (o bloccate dai Carabinieri per via delle numerose irregolarità)... Insomma il randagismo in realtà faceva comodo, in primis a chi dei randagi doveva occuparsene e doveva (faceva finta di) difenderli E dire che il sistema di sterilizzare e rilasciare sul territorio è la miglior cosa per tutti, sia perché è il sistema più efficace e umano di combattere il randagismo, sia perché così nessuno avrebbe potuto lucrare sui canili e gestirli come lager...

Non so come andrà a finire questa storia... spero solo non come in Romania Questa volta sono molto preoccupato.

 
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CAT_IMG Posted on 17/3/2009, 19:44
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ho sentito .. e da come la dicono i telegiornali sembra proprio di trovarsi nel bel mezzo di un fronte di guerra.

Sicuramente c'è chi ci calca sopra la mano nel demonizzare i cani perchè ha interesse a coprire colpe e responsabilità di comuni e provincie, però credo che questa sia una situazione con poche vie di uscita perchè considerate le regioni c'è di mezzo anche la mafia a fare da intermediaria tra chi gestisce (male e solo per far soli) i centri e altri che ci lucrano sopra.

E quando c'è di mezzo la mafia le istituzioni sappiamo che fine fanno...


Le colpe sono di tante persone, e tra i primi credo che ci siano i cosidetti "padroni"... gente che compra il cucciolo a natale, lo impacchetta vivo per farlo trovare ai figli sotto l'albero e quando si è in macchina per andare in vacanza scopre che dove vanno non c'è uno spazio per i cani oppure la presenza dell'animale cresciuto è diventata fisicamente ingombrante in macchina ..
 
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Wolf-Spirit
CAT_IMG Posted on 17/3/2009, 20:36




stavo sentendo una notizia al tg e sia io che mio fratello abbiamo spento incavolati neri
*E BASTA CON QUESTO TERRORISMO!!!!!!!!!*
le vere bestie siamo noi!la gente che ammazza coscientemente però che fine fa? andiamo a massacrare gli altri esseri umani e si risolve no? oppure diamo la colpa a una razza, una religione...o che altro?
è tutto un gioco sulle "differenze" che separano, nel momento in cui invece dovremmo unirci
cosa accidenti si può fare?sembra che la gente abbia smesso di pensare (o non l'abbia mai fatto), le persone sembrano avere le proprie idee..punto, senza cambiare prospettiva o cercare di mettersi nei panni altrui, non c'è più capacità di adattamento,tolleranza o comprensione, e non si tratta più solo di cani ma di tutto in generale, si detesta tutto compresi sè stessi e si pensa che per liberarsi delle cose "scomode"basti eliminarle invece di cercare una soluzione da persone mature e invece ci si fa manipolare come dei caproni e per di più si è pienamente CONVINTI di agire secondo la PROPRIA testa!!!!
i cani ora stanno pagando le conseguenze, mi guardo intorno e mi sembra che tutte le perone abbiano una briglia tenuta stretta dai media e uomini illustri
i cani non hanno colpa
se dobbiamo sfogare le nostre frustrazioni, paure o quant0altro..dovremmo imparare a controllarci e cercare altre vie

edit: stavo pensando anche ...calmandomi, che il mondo gira come gira..che c'è che sacrificherebbe la vita per il proprio cane...chi invece non è in grado di vedere il grande valore che hanno dentro di loro gli animali
il fatto che mi arrabbio..è perchè non mi sono arresa...è perchè voglio che si reagisca..la cosa davvero importante ..è non mollare mai
anche quando sembra che tutto il mondo giri all'incontrario
e continuare a lottare per i propri ideali (certo cercando anche di capire perchè gli altri la vedpno diversamente da noi, senza farsi manipolare o prendere per il naso )
finchè ci sarà qualcuno a lottare la speranza del cambiamento ci sarà...c'è sempre stato questo equilibrio tra giusto e sbagliato, dipende da che parte scegliamo di agire e come.
.. non bisogna abbattersi, ma lottare :black:

Edited by Wolf-Spirit - 17/3/2009, 21:24
 
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CAT_IMG Posted on 17/3/2009, 22:24
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CITAZIONE
edit: stavo pensando anche ...calmandomi, che il mondo gira come gira..che c'è che sacrificherebbe la vita per il proprio cane...chi invece non è in grado di vedere il grande valore che hanno dentro di loro gli animali
il fatto che mi arrabbio..è perchè non mi sono arresa...è perchè voglio che si reagisca..la cosa davvero importante ..è non mollare mai
anche quando sembra che tutto il mondo giri all'incontrario
e continuare a lottare per i propri ideali (certo cercando anche di capire perchè gli altri la vedpno diversamente da noi, senza farsi manipolare o prendere per il naso )
finchè ci sarà qualcuno a lottare la speranza del cambiamento ci sarà...c'è sempre stato questo equilibrio tra giusto e sbagliato, dipende da che parte scegliamo di agire e come.
.. non bisogna abbattersi, ma lottare

certo !!

A volte la montagna di schifezze di questo tipo che accadono tutti i giorni può lasciarci sgomenti e farci dire "ma chi me lo fa fare di continuare a..."
anche se qualche volta si può essere tentati dall'idea di lasciar perdere e far finta di nulla oppure dire "è un problema troppo grande perchè io possa fare qualcosa" , il mollare tutto e arrendersi è un modo di fuggire, che anzi ci porta ad essere colpevoli (sappiamo cosa succede ma pur avendone i mezzi non facciamo nulla per cambiare le cose)

e su questa storia c'è tanto su cui darsi da fare, per esempio oggi (spogliatoio maschile della scuola) parlando del più e del meno è venuto fuori del problema del randagismo e delle recenti agressioni : fondamentalmente si son dette cose tipo "ma dovevano ammazzarli tutti subito e invece perdono tempo ed attaccano ancora"
un'opinione che credo si stia diffondendo col rischio di passare dall' "abbattete quei cani" ad "abbattete tutti i cani randagi perchè sono pericolosi" ad "abbattete tutti i cani che girano senza guinzaglio"

 
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Aikam89
CAT_IMG Posted on 18/3/2009, 02:36




Da quel che so al sud è sempre stato calcato il problema del randagismo, anche perchè ci sono condizioni economiche che spesso non permettono alle famiglie medie di tenere un cane.
Ma allora perchè ci sono più cani al sud che al nord, e perchè questo fenomeno si è sviluppato soprattutto al sud?

Io penso che parte della colpa sia da affibiare a chi attua il fenomeno dell abbandono.
Non credo che le famiglie del sud siano disposte a prendere un cane per poi abbandonarlo, penso soprattutto che siano cani del nord quelli.

Basti pensare che comunque siamo quasi ai livelli della Romania o Albania...dove se imbracci un fucile e ammazzi un cane (randagio o meno che sia) non ti condannano ma ti pagano anche!
E poi penso a tutte quelle associazioni che cercano di salvare questi cani dell estero, con l adozione...ma prima dobbiamo trovare casa ai nostri cani! Se ogni famiglia avesse la possibilità economica di tenere almeno un cane...penso che che si potrebbe trovare rifugio a tutti quei cani randagi recuperabili. Ma la sterilizzazione è la prima soluzione al problema...anche se questa non avrà effetti immediati.
 
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*randagio*
CAT_IMG Posted on 18/3/2009, 05:26




CITAZIONE (Aikam89 @ 18/3/2009, 02:36)
Io penso che parte della colpa sia da affibiare a chi attua il fenomeno dell abbandono.

Qui ci sarebbe da fare un luungo discorso su cosa alimenta il randagismo e sui motivi per cui ci sono i canili pieni e poche adozioni.

Gli abbandoni e il fatto che non i responsabili non vengono perseguiti è solo parte del problema. Sui media si fa il solito calderone, senza fare distinguo sulla proprietà dei cani, si chiamano tutti "randagi"... magari si usa anche il termine "rinselvatichiti".
Intanto i cani "rinselvatichiti" qui non esistono (quando si parla di cani "rinselvatichiti" a me vengono in mente i Dingo, in quel caso il termine è corretto). Poi fra i cani vaganti ci sono anche cani di proprietà. Molti cani infatti circolano liberi per svariati motivi: da chi se ne frega e li tiene così (e questo mi spiace dirlo ma l'ho visto - personalmente - soprattutto nel sud Italia), ai cani dei pastori che sono tenuti liberi, a quelli che scappano accidentalmente, ecc... e se questi cani non sono sterilizzati, i risultati sono ben immaginabili...

Un altro grandissimo problema è quello dell'allevamento sregolato, della possibilità di acquistare cani senza alcun controllo, e soprattutto delle centianaia di migliaia di cani importati dai paesi dell'est Europa. Molti allevatori (non tutti eh, ne conosco di molto responsabili ma non è la regola) vogliono solo vendere, e se ne fregano della sorte dei loro cani. Non parliamo poi del commercio dei cuccioli nei negozi, delle fiere del cucciolo e delle importazioni. I cani dei "canifici" si rivelano il più delle volte problematici o in ogni caso vengono acquistati con troppa facilità da persone irresponsabili... la maggior parte non finisce in strada, ma finisce per riempire i canili (per esempio quando si accorgono che servono migliaia di euro per curarli o perché hanno problemi comportamentali).

Inoltre questo è un paese fortemente cinofobo. Troppi impedimenti, troppa burocrazia e divieti, tantissima disinformazione e ignoranza in materia. Così si disincentivano le adozioni, e ancor peggio si rischia di fare in modo che chi ha un cane, alla prima difficoltà della vita, lo molli al primo canile o peggio in strada... In più, fenomeno tutto nuovo, le poche adozioni che ci sono ultimamente sono rivolte ai cuccioli dei vari sequestri - sempre più numerosi - ai "canifici"... tutti si fiondano ad adottare proprio quelli (che oltretutto, purtroppo, sono i più problematici)... e intanto le strade e i canili restano piene di cani...

CITAZIONE (Aikam89 @ 18/3/2009, 02:36)
E poi penso a tutte quelle associazioni che cercano di salvare questi cani dell estero, con l adozione...ma prima dobbiamo trovare casa ai nostri cani! Se ogni famiglia avesse la possibilità economica di tenere almeno un cane...penso che che si potrebbe trovare rifugio a tutti quei cani randagi recuperabili.

Seppur i cani sono cani da dovunque provengano, anche dall'estero, non posso che quotare tutto...

 
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*randagio*
CAT_IMG Posted on 18/3/2009, 13:46




Da un lato emergono nuovi dettagli su come quella persona che aveva in custodia quelli che definiscono "randagi" li teneva... ma nel contempo tutti sono molti impegnati ad ammazzare tutti i randagi che capitano, contro lo Stato, contro il governo, contro la legge, come nel far west, a furor di popolo

La Stampa (rubrica La Zampa) 18/03/2009
CITAZIONE
Un branco pazzo per la fame

Sono fuggiti dal rifugio dove mangiavano le carcasse dei compagni morti
FABIO ALBANESE
SCICLI (Ragusa)
Feroci. Affamati. Probabilmente impazziti. Sono i cani che Virgilio Giglio teneva nella casa-lager finita sotto sequestro dopo l’arresto del suo proprietario. Cani un tempo normali, meticci domestici buttati in mezzo a una strada, che l’uomo riceveva in affidamento o raccoglieva da solo, nella sua vita da eremita ai margini del paese e della società. Ma anche randagi di seconda generazione, nati liberi e cresciuti selvaggi, diventati branco per sopravvivere e per seguire le leggi della natura, entrati nel canile attraverso i buchi di una recinzione colabrodo, in cerca di cibo e di simili da dominare.

Varcare l’ingresso di «casa» Giglio significa entrare in un abisso d’orrore che forse può spiegare quello che è successo. Ossa accatastate, sporcizia, l’aria impregnata di un odore di morte. I resti appartengono a cani morti di stenti, in gabbie strettissime. E c’è un sospetto terribile: che, morendo, diventassero cibo per gli altri.

Basterebbe questo, dicono gli esperti, per spiegare il livello di aggressività dei branco assassino. La struttura fatiscente, con le recinzioni basse e tutt’altro che sicure, consentiva agli animali di entrare e uscire in qualunque momento.

Eppure, nell’assurda casa-canile di Virgilio Giglio, l’uomo di 62 anni ora in galera per concorso in omicidio colposo, i controlli c’erano stati e la carta bollata circolava. Tutto in regola, anche se i cani andavano e venivano attraverso il recinto colabrodo. Anche se i conti non tornavano: le bestie erano più numerose di quelle catturate dalle guardie comunali, la storia personale del custode non era delle più rassicuranti.

Giglio, a Scicli, lo conoscono tutti. Fino a una decina di anni fa aveva una cartoleria in piazza Italia, che è come dire in pieno centro. Un uomo mite che un giorno decise di piantare tutto e di andarsene a vivere in campagna. Solo con i suoi cani, anche cinquanta alla volta: troppi perché potesse accudirli secondo le regole e i più elementari principi di umanità. E così i cani, pazzi per il lager, sono a poco a poco diventati branco. Già il 2 settembre Giglio era stato denunciato dai carabinieri, dopo che alcuni dei suoi animali avevano aggredito dei turisti sulla spiaggia di Sampieri.

Lui raccontava che quei cani non erano suoi, che nessuno glieli aveva affidati, e che si limitava a dar loro da mangiare, di tanto in tanto. Il sindaco dice che era stata la procura di Modica ad affidare le bestie all’eremita di Scicli, nominandolo «custode giudiziario». Ma il procuratore nega.

L’unica cosa certa, in questo assurdo rimpallo di responsabilità, è che l’amministrazione di Scicli, come quella di Modica, come tante altre in Sicilia, un canile non ce l’ha. Questioni di bilancio, spiegano, e la soluzione adottata è stata quella di pagare una retta a un privato.
C’è anche un documento pesante: appena tre giorni dopo la visita dei vigili, il 5 settembre, gli ispettori mandati dalla Ausl 7 di Ragusa promossero come «idonea» sotto il profilo igienico e sanitario la struttura da cui, sei mesi dopo, sarebbe uscito il branco assassino per fame.

AGI 18/03/2009
CITAZIONE
IL SINDACO ORDINA "SPARATE AI RANDAGI"

(AGI) - Ragusa, 18 mar. - Prosegue la caccia ai cani randagi nella provincia di Ragusa. Le forze dell'ordine sono mobilitate per catturare gli animali - meno di una decina, sembrerebbe, quelli ancora liberi - responsabili domenica scorsa della morte del piccolo Giuseppe Brafa, modicano di 10 anni, aggredito e ucciso in contrada Pisciotto, tra Marina di Modica e Sampieri, in territorio di Scicli, e del ferimento grave, ieri mattina, di una turista tedesca di 24 anni. Intanto, il sindaco di Modica, Antonello Buscema, ha emanato un'ordinanza con la quale ordina "l'abbattimento da parte di tutte le forze dell'ordine dei cani abbandonati di cui risulti la pericolosita', presenti nel territorio comunale", a partire dalla localita' balneare di Marina di Modica fino al confine con il territorio del Comune di Scicli. Il provvedimento e' stato adottato di concerto con il competente ufficio veterinario. Ieri il prefetto di Ragusa, Carlo Fanara, a conclusione di un vertice aveva disposto l'abattimento dei cani randagi pericolosi e liberi lungo il litorale di Scicli e di Modica, ma era stato fermato dal sottosegretario al Welfare Francesca Martini che aveva chiesto di dare priorita' alla cattura e alla sterilizzazione. Il primo cittadino, pero', sembra volere andare dritto per la sua strada. Questa mattina al Palazzo di Citta' il sindaco, nel corso di una conferenza stampa, ha replicato a quanto affermato dal sottosegretario Martini, la quale aveva accusato di inadempienze il Comune di Modica perche' non aveva utilizzato un finanziamento di 50 mila euro per la realizzazione di un canile. "Quei soldi - ha detto il sindaco - potevano servire forse per la realizzazione della recinzione; il progetto presentato dall'amministrazione comunale di Modica nel 2006 prevedeva la costruzione di un parco canile su terreno messo a disposizione dal Comune con una spesa di un milione di euro. Non mi sembra - ha concluso il sindaco - che il finanziamento del ministero fosse adeguato al progetto stesso".

 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 18/3/2009, 16:11




In questa situazione i canali regionali della mia città ci stanno nuotando dentro.
E' vero,il tizio li lasciava morti di fame,non badava a nessuno di questi cani "Killer" come sono stati ribattezzati.
E' vero che una cosa del genere,non accudire neanche i propri cani,è orribile.
Ma è pur vero che questo branco ha già fatto fuori un bambino,e ha aggredito più di 3 persone e ancora circola.
Che nessuno mi odi per quello che sto per dire,ma io sono per l'abbattimento di questa dozzina di cani che continuano ad aggredire la gente.
Insomma ragazzi...non pensate tutti dall'esterno,pensatela come se foste voi dentro la situazione.
Io personalmente se vivessi lì,e ad esempio mia nipote dovesse fare un giro e successivamente venisse aggredita da un branco di cani senza che lei avesse fatto nulla (perchè le persone aggredite non avevano fatto assolutamente nulla) io comincerei la caccia fino a quando l'ultimo cane di questo branco non lo vedo morto,per poi andare dal padrone e lasciarlo a terra sanguinante.
Più che un "Cosa ne pensate?" io vi chiederei "Se qualcuno che amate venisse aggredito da un branco di cani,se venisse ammazzato da un branco di cani,se gli venissero lacerate le parti vitali dalle zanne di un branco di cani.......voi continuereste a dire 'Poverini' o li fareste fuori uno per uno?" io personalmente sono per la seconda.

Vi ripeto,non odiatemi per quello che ho detto,ma quando ho sentito di quel bambino morto senza nemmeno essere arrivato in ospedale,morto durante il tragitto perchè questi cani dopo averlo aggredito e azzannato non hanno permesso neanche che qualcuno si avvicinasse per soccorrerlo mentre quel ragazzino stava per morire dissanguato e anzi hanno aggredito chi si stava avvicinando...io...per quanto ami gli animali e in special modo i cani...sono favorevole che vengano abbattuti.
 
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*randagio*
CAT_IMG Posted on 18/3/2009, 16:30




Però è fin troppo facile perserla con i cani per situazioni provocate dalle persone e dove ci sono precise responsabilità...

Oltretutto quei cani sono già stati catturati e sono in canile... intanto si stanno ammazzando cani a casaccio che hanno la sola colpa di essere randagi e di trovari nel posto sbagliato.

 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 18/3/2009, 16:35




No Randy non sono già stati catturati,perchè altrimenti l'aggressione avvenuta ieri alla turista tedesca sarebbe dovuta ad un altro paio di cani...e il che mi fa dedurre l'ipotei più fantascientifica che qualcosa lì stia facendo impazzire i cani...ma dato che qui siamo nella vita vera e non in un racconto di Stephen King,ti posso assicurare che non li hanno presi,non tutti almeno.
 
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*randagio*
CAT_IMG Posted on 18/3/2009, 17:31




Giustamente ognuno può avere le proprie idee, però mi sembra giusto segnalare anche questa petizione (che personalmente ho firmato):

http://www.firmiamo.it/nonuccidiamoli
 
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.:Ichy:.
CAT_IMG Posted on 18/3/2009, 20:57




Lol in italia ci si sveglia solo quando ci scappa il morto, per tutto.
Sveglia, abbattere 12 animali non risolve una cippa dato che il problema a monte resterà (parlo di abbandoni e simili)
Forse aiuterà solo ad aumentare l'ego dell'uomo dalle grandi palle che ha sparato a un animali stremato e accecato dalla fame salvando la sua famiglia dalle bestie feroci, già, complimenti. .__.!
Esistono dei centri di recupero come ci sono per gli esseri umani, ci sono i canili.. ma costa troppo! E' più facile sparare... paghi un proiettile e il problema è risolto..
fino all'estate quando la gente lascerà altri animali per strada per andare in vacanza ^__^!

CITAZIONE
No Randy non sono già stati catturati,perchè altrimenti l'aggressione avvenuta ieri alla turista tedesca sarebbe dovuta ad un altro paio di cani...e il che mi fa dedurre l'ipotei più fantascientifica che qualcosa lì stia facendo impazzire i cani...

Nha è molto + semplice, è perchè è una notizia che va di moda.
Fateci caso... all'improvviso gli stupratori rumeni e rapimenti/aggressioni sono spariti per magi-magia :3!! E ora li scoppiano tutte le aggressioni del mondo *ò*/ Probabilmente ora anche se un cane facesse la pipì su un auto sarebbe un attentato =_=
E' impressionante come ci sguazzano a creare terrorismo con le informazioni :/ (ovviamente non parlo dei due casi veramente seri, eh)
 
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*randagio*
CAT_IMG Posted on 18/3/2009, 21:38




CITAZIONE (.:Ichy:. @ 18/3/2009, 20:57)
Lol in italia ci si sveglia solo quando ci scappa il morto, per tutto.
Sveglia, abbattere 12 animali non risolve una cippa dato che il problema a monte resterà (parlo di abbandoni e simili)
Forse aiuterà solo ad aumentare l'ego dell'uomo dalle grandi palle che ha sparato a un animali stremato e accecato dalla fame salvando la sua famiglia dalle bestie feroci, già, complimenti. .__.!
Esistono dei centri di recupero come ci sono per gli esseri umani, ci sono i canili.. ma costa troppo! E' più facile sparare... paghi un proiettile e il problema è risolto..
fino all'estate quando la gente lascerà altri animali per strada per andare in vacanza ^__^!

Scusate il post privo di contenuti... ma ci tenevo a quotare quanto espresso da Ichy!
 
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*randagio*
CAT_IMG Posted on 18/3/2009, 23:50




Come era prevedibile, ora chiunque si sente autorizzato ad ammazzare i randagi

L'UNIONE SARDA 18/09/2009
CITAZIONE
Palermo: avvelenati cinque cani randagi

Cinque cani sono stati avvelenati tra Cinisi e Terrasini, nel palermitano. Il personale dell'Asl, che ha esaminato i corpi degli animali, ha stabilito che la probabile causa dei decessi sia proprio l'avvelenamento. "Temiamo - dice Massimiliano Mazzola, referente dell'associazione siciliani animalisti di Cinisi e Terrasini - che, dopo i recenti e tragici fatti di Modica (Rg), questi avvelenamenti siano la conseguenza del diffondersi di un fenomeno d'isteria collettiva. Non vorremmo che in questo clima qualcuno possa sentirsi autorizzato a sterminare indiscriminatamente i cani randagi della zona".

 
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Aikam89
CAT_IMG Posted on 19/3/2009, 00:54




Quindi è da 2 giorni che è cominciata la storia...e già la gente imbraccia i fucili e ogni mezzo per fare quello che gli si ordina.
Quanto dovrà passare? un mese? in attesa di un nuovo scoop che metta in secondo piano questo problema..si questa è l ITALIA!

Se non c'è il morto o non c'è la violenza, non c'è notizia...
 
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36 replies since 17/3/2009, 19:15   545 views
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